Repertorio

l’Archivio

L’Archivio Storico del Sindacato Nazionale Scrittori, costituitosi nel 2012, ha avuto il riconoscimento della Soprintendenza Archivistica del Lazio come bene di notevole interesse storico. E’costituito da circa 50 metri lineari di materiali di varia natura sedimentati in un arco cronologico che va dal 1945 al 2013. Un archivio prezioso, rappresentativo della storia della società letteraria italiana dal dopoguerra al Duemila, e in particolare della storia di come le letterate e i letterati si sono rapportati all’interno della storia nazionale con la società civile, le istituzioni, la politica, l’economia collettiva e individuale. La particolare natura del soggetto produttore, da un lato istituzione culturale, dall’altro soggetto politico, rende il suo archivio un unicum dal punto di vista della tipologia documentaria. I materiali sono conservati presso La Sapienza Università di Roma, Facoltà di Lettere, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali, gruppo di ricerca “Archivio del 900”, ai sensi del comodato d’uso stipulato dal Sindacato Nazionale Scrittori in data 19 aprile 2012. In tale documento di Comodato, all’articolo 6, viene nominato il responsabile dell’archivio nella persona della dr. T. C.
Fino al 2014 proprietario di tale archivio ne è stato il soggetto produttore, il Sindacato Nazionale Scrittori, il quale dopo il congresso di scioglimento del novembre 2013, ha ceduto la proprietà del complesso documentario al Sindacato Lavoratori delle Comunicazione (SLC CGIL) con documento sottoscritto in data 27 maggio 2015, che comprendeva l’acquisizione del Comodato d’uso nei termini in cui era stato formulato nel 2012.

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Roma 22 luglio 2020 

Nella ripresa delle attività di rinnovo degli Accordi di “reprografia”, ho avuto ulteriori conferme delle problematiche inerenti la rappresentatività sorte a seguito dello scioglimento del Sindacato Nazionale Scrittori. 

Pur nella volontà di offrire una più forte rappresentanza sindacale, contrariamente a quanto prospettato, la liquidazione della storica sigla non avrebbe portato quel chiarimento auspicato. Tutt’altro. Disconoscendo il processo unitario avviato con la fondazione della FUIS, lo stesso spirito originario che fu di Corrado Alvaro, fondatore nel 1945 del Sindacato Scrittori, si è finito con il negare rappresentanza a quelle realtà culturali, letterarie e di pensiero che hanno oggi difficoltà a identificarsi nelle attuali composizioni associative. 

A ciò si aggiunga che, nelle dinamiche del subentro, ha finito col generare confusione nell’ambito della gestione dei diritti degli autori, del diritto d’autore stesso e dei collegati Accordi con il conseguente rischio dell’insorgere di inopportuni, non auspicabili conflitti.

In questo contesto, proprio in quanto ultimo Segretario generale del Sindacato Nazionale Scrittori e primo firmatario degli Accordi in essere, mi metto a completa disposizione per una loro interpretazione autentica con i necessari conseguenti passaggi di certo impatto giuridico-sindacale.

Qualora si dovesse rendere necessario, altresì valuterò con attenzione l’ipotesi di dar vita a una nuova Organizzazione sindacale che, come sopra detto, nella realtà della rappresentanza data, colmi quel vuoto politico, sindacale, organizzativo che lo scioglimento del Sindacato Nazionale Scrittori ha generato. 

firmato

Alessandro Occhipinti

(in arte Alessandro Trigona)